Via del Sale


Settembre 2018

PRIMO GIORNO

Partenza: Chalet le marmotte   (m. 1800)            Dislivello: 1600 m
Quota max:2 240m
Distanza: 60 km
Difficoltà: MC/MC
Ciclabilità salita: 100%
Ciclabilità discesa: 100%

Asfalto: 0%

SECONDO GIORNO

Partenza: Rif. Allavena (m. 1545)
Dislivello: 700m
Quota max:1970
Distanza: 50km
Difficoltà: MC/BC+
Ciclabilità salita:100%
Ciclabilità discesa: 100%

Asfalto: 40%



Primo giorno : Partiamo da Chalet le Marmotte e si risale alla fortificazione militare di fine ‘800 del Fort Central, in prossimità del Colle,  che merita assolutamente una breve visita di approfondimento e lasciando alle spalle il medesimo si imbocca una panoramica strada sterrata e la si percorre sino ad arrivare agli impianti sciistici di Limone . Da qui in poi l’itinerario diventa più impegnativo a causa del fondo pietroso e irregolare. Percorrendo diversi saliscendi lungo la dorsale italiana del confine italo-francese si giunge dapprima al Colle della Perla ed in seguito al Colle della Boaria, dove il paesaggio cambia radicalmente: la folta vegetazione, infatti, scompare in territorio francese lasciando il posto a distese di rocce carsiche che caratterizzano il gruppo del Marguareis. Percorrendo ancora una volta diversi saliscendi – meno impegnativi dei precedenti – sempre su carrareccia si transita dalla verde prateria del Colle dei Signori, ove è localizzato il rifugio Barbera, ai piedi della Cima della Pertega per poi giungere nuovamente in territorio italiano al Colle delle Selle Vecchie. Il paesaggio ricambia ancora lasciando spazio ai boschi del Parco delle Navette con lungo tratto veloce prevalentemente in discesa fino ad incrociare la ex strada militare Monesi-Tenda; al bivio si svolta a destra in salita caratterizzata da diversi tornanti in direzione del Passo del Tanarello – nuovamente in territorio francese – e da qui, in discesa sino al Passo del Collardente con perdita di ca 400 metri di dislivello. Si attraversa una fitta abetaia per poi raggiungere, passato un primo colle, la Bassa di Sanson, dove si ritorna a pedalare faticosamente in salita sino ad arrivare al Col Bertrand, ultima fatica della giornata a mt 1960 ca. Si prosegue poi su carrareccia via via sempre più pianeggiante, sino a raggiungere infine, ai piedi del Monte Gray, l’omonimo passo da cui ha inizio la discesa che porta al rifugio Allavena in località Colla Melosa.

 Esiste un single track che dal passo del Grey porta al rifugio Allavena che noi non abbiamo percorso per la troppa nebbia , da provare.

 

Secondo giorno: ripercorrere in salita la strada fatta il giorno prima  in direzione del Passo Gray, in cima alla sella si svolta a sinistra lungo il sentiero che porta al Colle/Passo della Valletta, ricongiungendosi all’Alta Via dei Monti Liguri.

Da qui il percorso diventa piuttosto impegnativo in quanto si percorrono, lungo le pendici del Monte di Pietravecchia e del Monte Toraggio, tratti tecnici e molto esposti, in alcuni casi attrezzati con corda fissa da ferrata, che richiedono particolare attenzione e prudenza. Superato il Passo dell’Incisa, in territorio francese, si prosegue dapprima in salita fino al Colle del Toraggio (passo della Fonte di Dragurina) ed in seguito, in territorio italiano, su esposto e roccioso sentiero in discesa fino al Colle del Corvo.

 

Noi al Rifugio Gola di Gouta abbiamo girato a sx per le sfortune avute durante il tragitto in alternativa si svolta a dx e si segue traccia della variante .