TRACCIOLINO DELLA VAL CODERA


Novembre 2017

Partenza: Verceia (SO) m.215
Dislivello: 1200
Quota max: 1227 m
Distanza: 32 km
Difficoltà: OC+/OC+

Ciclabilità salita: 85%
Ciclabilità discesa: 50% 

Portage/spintage: m. 200 di dsl

Asfalto: 20%


Percorso unico nel suo genere che si snoda in  val Codera vallata laterale della Val Chiavennala salita è sempre irta e non manca il portage di circa 200 metri di dsl.  la discesa è difficile, in sostanza è una lunghissima scalinata con ciclabilità ridotta ai minimi termini, si tratta però di pedalare sul tracciolino famoso e spettacolare tracciato che si snoda in piano (circa 10 km) su vecchi binari panorama da urlo, a tratti scavato nella roccia. Il sentiero è stato creato per la manutenzione della diga e le condotte idriche della zona, ora in disuso ed utilizzato come ciclabile.

 

Da Verceia, si parcheggia in via San Francesco, si parte subito seguendo la via in irta salita per circa 6 km fino al raggiungimento del famoso sentiero balcone, -IL FAMOSO TRACCIOLINO-.Raggiunti i binari si seguono dapprima sulla destra (vietato alle bici), circa 200 metri lineari per visitare la diga che raccoglie le acque provenienti dalla valle dei ratti, poi si torna nel senso opposto e si gode dello spettacolare tracciato a tratti scavato nella roccia e quasi sempre illuminati tramite interruttori di luce posti all’ingresso (munirsi ugualmente di luce), sotto lo strapiombo (protetto) con vista appagante sul lago di Como e lago di Mezzola.

Dopo 10 km di panorama da urlo e si lascia il tracciolino e siinizia a risalire la Val Codera, un breve declivio è ciò che anticipa il portage di circa 100 metri di dslche sbuca magicamente a Codera. In teoria a Codera c’è il giro di boa, ma noi abbiamo continuato a salire penetrando nella valle, seguendo –per circa 4 km- la strada bianca impegnativa, dura sia per la pendenza che per la consistenza del terreno, la meta è il rifugio Bresciadega.


  Al rifugio troviamo un accoglienza d’altri tempi, un signore di 85 anni che ci racconta la storia della Val Codera mentre scalda l’acqua per la pasta dentro il camino, la sensazione è quella di stare in famiglia, c’è solo una stanza adibita a cucina un tavolo ed il camino, sopra solo una stanza, si stà divinamente, il nonnino ci raccomanda di NON scendere dal sentiero che da CODERA porta a NOVATE MEZZOLA consigliandoci invece di ripercorrere lo stesso percorso dell’andata, sfruttando i tagli peraltro molto invitanti, ma la nostra testardaggine è rara… seguiamo per NOVATE MEZZOLA attraversando CODERA.

 

Giungiamo a Codera ripercorrendo parte della strada pedalata in salita. CODERA è un piccolissimo borgo in cima a profondi precipizi, incassato in una vallata raggiungibile solo con due ore di cammino o in bici tramite il tracciolino previo 100 metri di dslin portage. Difficile pensare che qualcuno ci abiti invece è una meta parecchia ambita e popolata tutto l’anno. Qui perdiamo un po di tempo per capire dove conviene scendere, escludendo di ripercorrere il tracciolino al contrario le soluzioni rimanenti sono due, la prima è salire fino a San Giorgio pena 300 metri di dsl circa di salita (parte in portage) e discesa discretamente tecnica, la seconda e scendere in direzione Novate Mezzola, pena 100 metri di salita in portage e discesa lunga e tecnica MOLTO TECNICA!.......seguiamo per NOVATE MEZZOLA.

 

Archiviato il portage  di 100 metri ha inizio la discesa, due km di scale naturali, gradoni a volte improponibili, in sostanza la ciclabilità è davvero ridotta ai minimi termini.

Giunti sull’asfalto si rientro in direzione Verceia costeggiando il lago.

Punti d'acqua: Verceia, Codera,




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